Sanremo, corso Felice Cavallotti 28/A - 18 febbraio 2013
Nell'agosto 2011 ho
subito una sanzione pecuniaria ingiusta sotto casa a Sanremo. Ho
fatto ricorso a fine dicembre all'autorità provinciale di Imperia
che dopo l'audizione del maggio 2012 ha respinto in agosto la mia
istanza. Poiché non ritenevo giusta la decisione, nell'ottobre 2012
ho presentato appello al giudice di pace di Sanremo. Sono stato
convocato in dicembre, ma il giudice si è riservato di approfondire
la questione aggiornando l'udienza al 18 febbraio 2013. Oggi mi ha
dato ragione annullando il provvedimento sanzionatorio (avevo
argomenti incontrovertibili !).
COMMENTO1. Ho fatto tutto
da solo non essendomi rivolto ad un avvocato (ho semplicemente
studiato). E' una grande contentezza sia perché non ritenevo giusta
la sanzione, sia perché non ho avuto soddisfazione nel ricorso di
primo grado, sia perché il mio appello è stato un capolavoro
giuridico.
COMMENTO2. Non è facile
per il cittadino ottenere dall'Amministrazione pubblica una sentenza
favorevole contro un'altra Amministrazione pubblica (di fatti il
giudice ha voluto pensarci bene) e questo è motivo di ulteriore
orgoglio (meriterei una laurea honoris causa in Giurisprudenza
dopo tanti anni di presidenza).
COMMENTO3. Se avessi
perso avrei dovuto proseguire con il Tribunale e la Cassazione perché
ero sicuro di avere ragione e non avrei ritenuto manifestamente
infondate le affermazioni di Silvio Berlusconi sulla Magistratura.
COMMENTO4. Ora dovrò
tagliarmi il pizzetto che avevo deciso di farmi crescere per formare
una treccina (sarebbe stato stiloso, ma non apprezzato da mia
moglie che si ostina a considerarmi una persona non stravagante
[però nel mio spiritus
mi sento un artista]).
P.S. E' stato un lavoraccio tormentoso essendo la causa durata un anno e mezzo.