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CONSOLATIO MELICA
La mia più grande soddisfazione
quando torno a casa è mettermi al pianoforte e suonare qualche pezzo
che debbo perfezionare (cioè tutti quelli belli... perché sono i più
difficili). Diversamente dalla musica ascoltata, quella suonata non mi
stanca mai (ho una biblioteca di spartiti). Adesso mi sto allenando,
fra l'altro, con la Danza spagnola n. 11 "Zambra" di Enrique Granados: ha dei dolci contrasti astratti.
PS1. Se non ci si allena in musica si va indietro ed io, diversamente dagli orchestrali, suono quello che mi aggrada.
PS2. Quando sono caduto dal
trabattello mentre stavo capitozzando il caco o quando mi sono
pugnalato il pollice sinistro mentre stavo aprendo le ostriche (ora mi
metto sempre grossi guanti di pelle di scrofa) ho temuto di non poter
più suonare. Sono però sempre guarito: la musica non può perdermi...
(Calma..., mi metto le cuffie ed uso il pianoforte acustico solo quando
sono da solo).
Verona, 3
marzo 2016
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